Quando si parla della pratica dello yoga a chi non conosce questa disciplina, si scopre che la maggior parte delle persone tende ad identificarlo con la meditazione o la posizione del loto, mentre altri lo vedono come una “ginnastica posturale”, in realtà questa disciplina racchiude una moltitudine di cose, può diventare uno stile di vita, un modo di pensare, non è possibile definirlo in poche parole, anche se in qualche modo il nome stesso si spiega da solo, infatti il suo significato è “unione”.
I benefici non agiscono solo a livello fisico, ma anche sui livelli più sottili, trasmettendo a chi pratica, semplicità e spiritualità, questo avviene grazie all’utilizzo di tecniche studiate per sviluppare le proprie qualità. Il benessere fisico e spirituale che si sente già dalle prime lezioni, sono sicuramente la causa principale che rendono questa disciplina così interessante per le migliaia di persone che lo praticano. Lo yoga non è solo un esercizio ma è un modo di vivere, non è necessario appartenere a una religione specifica, troppe persone pensano che per praticare quest’antica disciplina, bisogna far parte di un credo in particolare, in realtà ognuno è libero di trovare la sua strada, integrando i principi morali con la propria cultura e la propria visione del mondo.
I benefici della pratica si possono sperimentare attraverso varie tecniche: meditazione, respirazione, asana, ecc. Non importa come decidiamo di approcciarci a questa disciplina, qualunque modo includerà i tre differenti livelli che caratterizzano l’uomo, corpo, mente e spirito, questi tre elementi si fondono in uno solo con la pratica dello yoga.
A livello fisico, la pratica costante permette di aumentare la flessibilità della colonna vertebrale, l’allungamento muscolare e rinforza legamenti e tendini, questo porta giovamento sia al sistema nervoso che alla postura, inoltre l’esercizio fisico, coordinato con il respiro, permette di lavorare in maniera più efficace sui muscoli, infatti un respiro profondo e sottile, apporta un adeguato allungamento muscolare e la giusta ossigenazione cellulare, questo fa si che l’esercizio sia più efficace evitando la formazione di acido lattico, che intossicherebbe le cellule, provocando affaticamento muscolare. Con la pratica costante, si sciolgono i blocchi energetici all’interno del corpo, questo stimola gli organi interni, migliorando i processi di digestione, di conseguenza di assimilazione, aiutando a eliminare le tossine dall’interno.
Per quanto riguarda il sistema nervoso, riequilibra i sistemi ortosimpatico e parasimpatico, donando immediatamente una sensazione di benessere generale, alcune posizioni, come le torsioni spinali, sono mirate a far mantenere un adeguata flessibilità della colonna, questo avviene perché la torsione crea una compressione dei dischi e una conseguente decompressione quando si ritorna nella posizione iniziale, in questo modo i dischi si vascolarizzano permettendo loro di funzionare come delle spugne, strizzando via il sangue stagnato durante la torsione e assorbendo sangue fresco quando si termina la rotazione, rinvigorendo il midollo spinale, inoltre nelle asana in cui si torce anche il collo, stimola i nervi che arrivano al cervello, liberando i canali energetici e permettendo un rilassamento immediato, riequilibrando il sistema nervoso ed endocrino. Apportando benefici non solo a livello di concentrazione ma anche potenziando le funzioni mentali, organizzative e mnemoniche nella vita quotidiana.
Questo avviene soprattutto quando si pratica in maniera costante, l’ideale sarebbe frequentare un corso almeno due o tre volte a settimana, ovviamente nonostante non ci siano controindicazioni particolari, sarebbe bene approcciarsi in maniera graduale, partecipando alle lezioni inizialmente una volta a settimana, per poi intensificare, l’importante è sempre saper ascoltare il proprio corpo e capire quello di cui ha bisogno. Purtroppo non sempre ascoltiamo i campanelli d’allarme che ci manda, spesso trascuriamo sintomi come mal di schiena dovuto a scompensi posturali, trascurando la situazione fino a quando non si trasforma in patologie più serie come ernie del disco o discopatie, questi sintomi si possono prevenire sviluppando adeguatamente la muscolatura dell’addome e della schiena, evitando così di sollecitare troppo il lavoro della colonna vertebrale. Per questo la pratica è mirata anche a rafforzare queste fasce muscolari. Questo è proprio il caso di dire prevenire è meglio che curare.